Il credito d’imposta ZES Unica del 2025, è una delle principali agevolazioni fiscali destinate alle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali, aree individuate per stimolare lo sviluppo economico attraverso incentivi mirati.
Questa misura ha l’obiettivo di attrarre investimenti, favorire l’espansione delle attività produttive e generare nuove opportunità occupazionali nelle regioni che presentano svantaggi strutturali, contribuendo così alla loro crescita e competitività.
Credito d’imposta 2025: Le nuove opportunità per le aziende

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), sono state introdotte significative novità volte a semplificare l’accesso al beneficio e ad ampliare la platea delle imprese idonee.
Di fatto, ricordiamo che il credito d’imposta ZES è nato con l’art. 16 del DL 19 settembre 2023 n. 124, e di cui abbiamo parlato in maniera approfondita nel nostro articolo Credito di imposta ZES 2024: Nuove opportunità per le imprese del Mezzogiorno.
Il nuovo quadro normativo prevede un’estensione delle spese ammissibili e un maggiore coordinamento con altri strumenti di finanza agevolata, tra cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rafforzando così le opportunità di sostegno per le aziende.
L’aggiornamento legislativo del credito d’imposta 2025, punta a rendere l’incentivo più accessibile e vantaggioso, promuovendo innovazione, digitalizzazione e sostenibilità all’interno delle Zone Economiche Speciali. Grazie alle nuove disposizioni, le imprese potranno pianificare investimenti strategici con maggiore certezza, usufruendo di un sistema di incentivi più flessibile, integrato e strutturato.
I vantaggi dei nuovi incentivi
Il credito d’imposta ZES Unica del 2025, è un’agevolazione fiscale destinata alle imprese che investono in beni strumentali nuovi all’interno delle Zone Economiche Speciali (ZES). L’incentivo si applica agli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2025, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica nelle aree svantaggiate del Paese. Questo strumento favorisce l’aumento della produttività, incentivando nuovi investimenti e lo sviluppo di infrastrutture industriali strategiche.
I principali vantaggi dell’agevolazione sono:
- Cumulabilità con altri incentivi: Le imprese che operano nelle ZES, possono ottenere un doppio vantaggio fiscale grazie alla cumulabilità degli incentivi come il credito d’imposta Transizione 5.0, gli aiuti “de minimis” e altre agevolazioni che non rientrano nella categoria degli aiuti di Stato.
- Compensazione fiscale immediata: Il credito può essere utilizzato direttamente tramite modello F24, riducendo i debiti fiscali dell’impresa.
- Sostegno agli investimenti produttivi: Particolare attenzione alle aziende del Sud Italia, per potenziare il tessuto imprenditoriale locale.
- Focus su beni strumentali nuovi: Promuove l’innovazione e la competitività aziendale, contribuendo alla creazione di nuove opportunità occupazionali nelle ZES.
Gli aggiornamenti introdotti con la legge di bilancio
La Legge di Bilancio 2025 ha inoltre introdotto importanti aggiornamenti per facilitare l’accesso al credito d’imposta ZES migliorandone anche l’applicabilità. Le nuove disposizioni mirano a rafforzare il sostegno alle imprese, incentivando investimenti strategici e la crescita nelle Zone Economiche Speciali (ZES).
Con le principali novità vengono introdotte:
- Una proroga fino al 31 dicembre 2025 per garantire maggiore continuità agli investimenti e supportare le imprese che intendono espandere la propria capacità produttiva.
- Ampliamento delle spese ammissibili facendovi rientrare anche quelle relative a digitalizzazione, automazione industriale e transizione ecologica, purché inserite in progetti di investimento produttivo.
- Integrazione con il PNRR permettendo alle imprese di beneficiare di sinergie con altri incentivi nazionali ed europei, ottimizzando le risorse per lo sviluppo territoriale.
I requisiti di accesso agli incentivi
Le imprese che intendono accedere al credito d’imposta ZES Unica del 2025, devono soddisfare specifici requisiti, pensati per garantire che il beneficio venga destinato a realtà realmente impegnate nello sviluppo e nel rafforzamento del tessuto produttivo locale.
Dunque, l’agevolazione è riservata sia alle imprese già operative nelle ZES sia a quelle che scelgono di insediarsi in queste aree. L’obiettivo infatti, è incentivare nuovi investimenti e favorire la crescita economica e occupazionale nel territorio.
Bisogna inoltre, rientrare in quelli che siano dei settori strategici per lo sviluppo industriale, tecnologico e occupazionale della regione, in modo da contribuire alla competitività e alla modernizzazione dell’area.
In fine, c’è bisogno che le aziende siano in regola con il versamento di contributi previdenziali e imposte, per garantire trasparenza e conformità alle normative vigenti.
Obblighi per le imprese beneficiarie
Per prevenire abusi e assicurare un impatto duraturo sul territorio, le aziende devono rispettare alcune condizioni fondamentali:
- Vincolo di permanenza dei beni agevolati: gli investimenti devono rimanere nella ZES per almeno 5 anni (3 anni per le PMI), garantendo stabilità e crescita economica locale.
- Divieto di cessione o dismissione anticipata: la vendita o il trasferimento dei beni prima della scadenza comporta la revoca dell’agevolazione.
- Rendicontazione annuale: le imprese devono presentare una relazione dettagliata sugli effetti economici degli investimenti, dimostrando il loro impatto sul tessuto produttivo.
L’Agenzia delle Entrate ha il compito di monitorare il corretto utilizzo dell’incentivo, effettuando controlli documentali e ispezioni per verificare la reale attuazione degli investimenti dichiarati. Il credito d’imposta ZES Unica 2025 prevede un limite massimo di 100 milioni di euro per progetto dove nelle spese ammissibili sono previsti:
- Macchinari per la produzione e la trasformazione di beni, migliorando l’efficienza operativa.
- Impianti industriali finalizzati all’automazione e all’ottimizzazione energetica, favorendo la sostenibilità.
- Attrezzature per il potenziamento delle infrastrutture aziendali all’interno delle ZES, supportando l’espansione delle attività produttive.
Tutte le spese devono essere strettamente correlate allo sviluppo dell’attività produttiva e al rafforzamento della competitività delle imprese beneficiarie, contribuendo alla crescita economica del territorio.
In conclusione
Il credito d’imposta ZES Unica 2025 rappresenta un’importante opportunità per le imprese che desiderano investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità all’interno delle Zone Economiche Speciali (ZES). Grazie agli aggiornamenti introdotti dalla Legge di Bilancio 2025, l’agevolazione è ora più accessibile, con un’estensione delle spese ammissibili e un’integrazione con altri strumenti di finanza agevolata, come il PNRR.
Questa misura non solo favorisce la crescita delle aziende già presenti nelle ZES, ma incentiva anche nuovi insediamenti produttivi, contribuendo allo sviluppo economico e occupazionale delle aree svantaggiate. Inoltre, il rafforzamento dei controlli e degli obblighi per i beneficiari garantisce un utilizzo corretto delle risorse, assicurando che gli investimenti generino un impatto positivo e duraturo sul territorio.