Dal 7 al 13 aprile 2025, torna finalmente a Monaco di Baviera il Bauma, la più grande fiera del settore delle costruzioni nell’area EMEA. L’obiettivo dell’organizzazione è superare i numeri record dell’ultima edizione pre-pandemia del 2019, quando si registrarono 620.000 visitatori e 3.700 espositori provenienti da ogni angolo del mondo.
I preparativi sono già in corso, con diverse aziende che hanno iniziato a costruire i loro padiglioni. L’edizione del Bauma 2025 sarà all’insegna della neutralità climatica, dell’automazione, dei cantieri connessi, della costruzione sostenibile con un particolare focus sul settore minerario.
Bauma 2025: Un’Occasione per Guardare al Futuro
Un tempo la geopolitica ruotava attorno all’oro nero, il petrolio. Oggi, invece, le materie prime strategiche sono sempre di più e la loro estrazione richiede tecnologie avanzate, non a caso, anche il CECE ha recentemente acceso i riflettori sul settore minerario.
Rispetto all’ultima edizione, di cui potete approfondire nel nostro articolo, Bauma 2022: apre le porte la più grande esposizione al mondo!, l’evento di quest’anno si inserisce in un contesto economico piuttosto complesso per l’Europa e, in particolare, per l’industria tedesca.
Il settore automotive fatica a reggere l’impatto della transizione verso una mobilità sostenibile, schiacciato tra le stringenti normative europee e una domanda finale ancora incerta e disorientata. In confronto, il comparto delle macchine e attrezzature per le costruzioni si mantiene più stabile, ma il 2024 è stato tutt’altro che semplice per i grandi mercati del Vecchio Continente, Germania e Francia in primis.
L’auspicio è che Bauma 2025 rappresenti un punto di svolta, anche alla luce dell’imminente rimpasto del governo tedesco. Il fermento c’è, assicurano gli organizzatori in contatto con gli espositori, nonostante le incertezze che continuano a pesare sul settore come la guerra in Ucraina ancora in corso e l’interruzione dei rapporti commerciali con la Russia.
Eppure, la risposta delle aziende è forte, si stima che almeno 150 espositori faranno il loro debutto nella “città fieristica” che prende forma nelle notti precedenti l’apertura. Cresce anche l’interesse da parte di realtà africane, seppur con numeri ancora distanti da quelli europei.
Un altro segnale importante è l’attenzione verso un pubblico più giovane, con una partecipazione sempre più rilevante degli studenti: se ne attendono almeno 15.000, una piccola percentuale sul totale, ma strategica per il futuro del settore, da sempre in difficoltà nel reperire nuova forza lavoro. Coltivare l’interesse e la passione per questo comparto fin dalla giovane età, è una priorità per Bauma 2025, che punta su un’area dedicata ai più giovani con workshop, dimostrazioni pratiche e incontri con esperti pronti a raccontare le opportunità professionali del settore.
Questa nuova edizione, insomma, non sarà solo una vetrina di innovazione, ma anche un’occasione per costruire il futuro dell’industria.
I punti chiave del Bauma 2025
Secondo gli organizzatori del Bauma 2025, oramai non è più il tempo di parlare di rivoluzione, perché il cambiamento è già avvenuto. L’avvento del digitale, l’integrazione dell’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie hanno trasformato il settore. Ora serve passare all’azione, con la consapevolezza che la transizione verso soluzioni sostenibili è una necessità, non un’opzione. È arrivato il momento di dimostrare concretamente la capacità di applicare queste innovazioni.
L’organizzazione individua tre priorità chiave che saranno i temi centrali del Bauma 2025:
- Aumentare l’efficienza delle macchine.
- Ottimizzare i processi di costruzione.
- Promuovere l’uso di fonti di energia alternative.
Il Green Deal europeo, presentato nel 2019, fissa al 2050 l’obiettivo della neutralità carbonica, ma il settore deve accelerare.
“La filiera delle costruzioni rappresenta circa il 36% delle emissioni di carbonio nell’UE”, spiegano gli organizzatori. “La maggior parte dei gas serra proviene dalla produzione dei materiali e dal lungo ciclo di vita degli edifici. Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione, è essenziale agire già in fase di costruzione.”
Joachim Schmid, managing director della divisione Construction Machinery and Building Material Plants presso la VDMA, sottolinea i progressi già compiuti dall’industria: “Da decenni il settore delle macchine per l’edilizia lavora per ridurre consumi ed emissioni attraverso componenti sempre più efficienti. Ora, però, c’è ancora un grande potenziale di miglioramento, soprattutto nel funzionamento delle macchine.” Le soluzioni? Sistemi di assistenza digitale, automazione dei processi e nuove fonti energetiche, come motori elettrici, alimentazione a idrogeno e l’uso di olio vegetale idrogenato.
Per dare spazio a questi temi, la direttrice della manifestazione, Nicole Schmitt, ha annunciato la creazione di un segmento tematico dedicato. Ma per fare davvero la differenza servono dialogo e collaborazione tra imprenditori, produttori e politici. È necessario un quadro normativo chiaro, meno burocrazia, incentivi per la ricerca e linee guida per lo sviluppo di infrastrutture energetiche.
“Stiamo lavorando affinché i decisori politici partecipino attivamente al Bauma 2025, per confrontarsi con espositori e visitatori e comprendere le reali esigenze del settore. Ad esempio, vogliamo assicurarci che i nostri ponti non crollino. Oppure, se si decide di elettrificare i cantieri sulle autostrade, bisogna garantire un’adeguata infrastruttura di ricarica. Tutte queste sfide possono essere affrontate e discusse in modo concreto proprio qui, al Bauma.”
In conclusione
Bauma 2025 si preannuncia come un evento chiave per l’industria delle costruzioni, non solo per l’innovazione tecnologica che metterà in mostra, ma anche per le opportunità di confronto e collaborazione che offrirà. In un contesto economico e geopolitico complesso, il settore ha bisogno di risposte concrete, di strategie efficaci per la transizione ecologica e di un dialogo costruttivo tra imprese, istituzioni e professionisti.
La sfida della sostenibilità, l’automazione, la digitalizzazione e il ruolo sempre più rilevante dell’estrazione delle risorse, saranno al centro dell’attenzione, con l’obiettivo di trasformare le difficoltà in nuove possibilità di crescita. La forte partecipazione di espositori e visitatori, insieme all’apertura verso le nuove generazioni, dimostra che il settore è pronto a evolversi e a investire nel futuro.