Oli lubrificanti: categorie e basi
I lubrificanti per macchine operatrici attualmente in uso sono composti da una base minerale e da diversi pacchetti di additivazione, finalizzati al miglioramento di diverse caratteristiche per esempio della viscosità, della detergenza, ridurre l’ossidazione o di inibizione alla formazione di schiuma.
A seconda della origine e composizione degli additivi si parla di:
- Oli sintetici additivati con sostanze ottenute mediante processi chimici di laboratorio, che assicurano prestazioni superiori in condizioni di temperatura estreme e di sollecitazioni meccaniche elevate;
- I semi-sintetici mescolano additivi ottenuti mediante processi chimici con altri presenti in natura;
- Oli tradizionali con additivi minerali cioè, con additivi che non vengono generati da processi chimici di laboratorio ma estratti da elementi presenti in natura.
Fatta questa premessa si comprende quanto sia importante l’uso di lubrificanti originali. Infatti in questi prodotti, i pacchetti di additivazione sono appositamente sviluppati e testati per ottenere le migliori prestazioni.
Altri lubrificanti al contrario, pur rispondenti a specifiche internazionali, sono prodotti con additivi che hanno una formulazione compatibile ma non personalizzata come quella specificamente studiata per il miglior esercizio della macchina.
Ad esempio le migliorate proprietà pulenti, garantiscono una formazione limitata di depositi sui pistoni e, di conseguenza una minore usura del motore. Parallelamente proprietà di protezione ottimali, si traducono in minori corrosioni, miglior pompaggio alle basse temperature e resistenza ad alte temperature.
Dunque utilizzando lubrificanti originali, si allunga la vita della propria macchina, riducendo i consumi e le usure ottenendo i seguenti benefici:
- Intervalli di sostituzione più lunghi
- Maggior vita utile dei componenti
Che si traducono in un minor costo orario complessivo e dunque in un ridotto costo totale di proprietà.
Controllo del livello e della qualità dell’olio
Guida ai lubrificanti e filtrazione olio delle macchine operatrici
Poter disporre di un ottimo lubrificante non basta. Bisogna controllare se ne abbiamo a sufficienza (controllo di livello), se il sistema di filtraggio lavora bene (sostituire i filtri alle ore prescritte), tenendo presente, che le caratteristiche di un olio nuovo si deteriorano rapidamente se si utilizza un filtro che ha perso del tutto, o anche solo in parte, il proprio potere filtrante. Infine è fondamentale controllare quanto incide lo specifico ambiente di lavoro e, le sue specifiche modalità eseguendo analisi dell’olio periodiche.
Infatti tutti gli oli, con il procedere della vita utile, presentano un contenuto elevato di impurità: particelle di varia natura che possono causare danni.
Un programma di analisi dell’olio coordinato e razionale contribuisce ad aumentare la disponibilità operativa, rilevando possibili problemi prima che questi si manifestino, permettendo la programmazione degli interventi di manutenzione più rilevanti.
Scegliere il lubrificante adatto
Guida ai lubrificanti e filtrazione olio delle macchine operatrici
Un’altra causa frequente di danni precoci è l’utilizzo di un lubrificante inadatto, poiché diversi sistemi e impianti hanno esigenze diverse: ad esempio, le frizioni dei cambi hanno caratteristiche di attrito specifiche che, differiscono da quelle degli impianti frenanti. Il profilo di attrito durante l’innesto della frizione differisce da quello del freno.
L’uso del lubrificante sbagliato, può causare trafilamenti o danneggiamento delle guarnizioni; se si usano oli mono-grado fuori dal loro intervallo di temperatura specificato, possiamo avere surriscaldamenti e grippaggi.
Un grado di viscosità non corretto, provoca superiore consumo di carburante in quanto è necessaria più energia per spingere un olio più denso attraverso la macchina.
Un olio che crea più schiuma, può causare la cavitazione e il danneggiamento delle pompe nell’impianto idraulico, trasmette peggio la potenza, si surriscalda e danneggia vari componenti.
Le cause della contaminazione dell’olio
Guida ai lubrificanti e filtrazione olio delle macchine operatrici
L’incuria durante il rifornimento o una riparazione eseguita senza adeguata pulizia dell’impianto, sono alcune delle cause più frequenti di contaminazione dell’olio, con conseguente usura, erosione, corrosione precoce dello stesso e guasti conseguenti.
A tal proposito bisogna prestare attenzione a vari fattori:
- Non rabboccare l’olio da contenitori magari lasciati aperti da qualche tempo;
- All’ambiente in cui si esegue il cambio che deve essere esente da polvere, osservando la massima pulizia in tutta l’area di lavoro e soprattutto attorno al bocchettone dell’olio;
- A seguito di una rottura di componenti importanti, è fondamentale eseguire una adeguata pulizia dell’impianto idraulico. Quest’ultima non può essere lasciata alla buona volontà, e perizia, del tecnico che la esegue. Deve basarsi sulla affidabilità che solo sistemi di filtrazione automatici, integrati con sistemi di conteggio delle particelle e dei relativi diametri, possono garantire.
L’importanza della filtrazione
Guida ai lubrificanti e filtrazione olio delle macchine operatrici
Un’altra delle cause di contaminazione più frequenti durante l’utilizzo della macchina, è dovuta all’inefficienza dei sistemi di filtraggio causata dall’uso di filtri non originali. Questi ultimi, hanno minore efficienza filtrante sia per il modo con cui sono costruiti, in quanto più soggetti alla contaminazione esterna, con potere filtrante inferiore o che perde precocemente il suo potere risolutivo.
I filtri a livello costruttivo possono poi differire per dimensione della superficie filtrante. Con una capacità di separazione delle impurità decisamente insufficiente, che a sua volta provoca intervalli di ricambio più corti, o con minore capacità filtrante.
In tal modo, il fabbricante risparmia sui costi di produzione, ma lo fa a spese del proprietario della macchina, su cui grava una probabilità di guasto superiore.
In breve l’utilizzo di lubrificanti e filtri non originali produce un risparmio immediato ma, solo apparente nei costi di gestione della macchina. Al contrario in realtà produce più eventi imprevisti di varia gravità, ed in conclusione costi maggiori.
Il maggior valore residuo è garantito da una storia macchina documentata. In cui non sono presenti rotture gravi, ma riparazioni preventive, una assistenza coerente con le prescrizioni del costruttore e delle analisi dei lubrificanti eseguite regolarmente, supporta la richiesta di una valutazione più elevata per il venditore quando arriva il momento di sostituire la macchina.